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Enrico Barsanti

COME DIFENDERCI
DALLE RADIAZIONI IONIZZANTI


METODI PRATICI

AVVERTENZE:
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Le radiazioni ionizzanti.




BREVEMENTE E CHIARAMENTE

CONDIZIONI PRELIMINARI

1. Per prima cosa,  bisogna essere ben preparati; quindi leggere attentamente i capitoli precedenti. Solo dopo aver acquisito le nozioni e gli strumenti, e solo dopo aver fatto esperienza di misurazioni, possiamo difenderci.

2. Occorre compiere frequenti misurazioni della radioattività naturale in modo da conoscere quali siano i valori normali nella zona in cui viviamo. Questi valori sono intorno a 0,016 mR/h e sono prevalentemente dovuti ai raggi cosmici, che possono variare di poco secondo l'altitudine e la latitudine; ma, soprattutto, bisogna considerare che i valori naturali possono anche raddoppiare o triplicare  in base alla natura geologica del territorio da noi abitato.

3. Una volta conosciuti i valori normali di radioattività della nostra zona, occorre compiere almeno una misurazione alla settimana se vogliamo accorgerci di eventuali fughe di sostanze radioattive dalle centrali nucleari o da altre sorgenti.

OPERATIVITÀ

1. Se ci accorgiamo che i valori medi di radioattività della nostra zona sono aumentati (ad esempio raddoppiati), e se ciò non dipende da errori di misurazione (ripetere le misurazioni) o guasti dello strumento (verificare i dati con un altro strumento), allora molto probabilmente abbiamo scoperto una fuga di radioattività e quindi dobbiamo aumentare la sorveglianza. Per correttezza, avvisare il responsabile della Sanità della zona (di solito il sindaco), fornendo dati numerici e unità di misura precisi. Prepararsi a essere derisi.

2. Se dovesse piovere, misurare i valori di radioattività delle pozzanghere d'acqua, per sapere se vi è stata ricaduta di radioisotopi.

3. Se ci accorgiamo che i valori di radioattività sono molto aumentati (ad esempio sono dieci volte superiori al normale - ma per questo valore bisogna tenere ben presente quanto detto nei capitoli precedenti) o se le Autorità ci avvisano di tale pericolo, occorre fare frequenti misurazioni sia all'esterno che all'interno della nostra abitazione. In questo modo possiamo sapere se è il caso o meno di tenere chiuse porte e finestre, considerando che i radioisotopi si trasmettono primariamente attraverso l'aria (le famose "nubi radioattive"), o di toglierci le scarpe entrando in casa o di fare docce frequenti e lavare i vestiti per eliminare la polvere radioattiva o, addirittura, se è il caso di cambiare zona.

4. Misurare le bevande e i cibi prima di ingerirli, considerando che i radioisotopi tendono ad accumularsi nel nostro organismo; quindi misurare spesso anche noi stessi.

5. Prima che sia troppo tardi, prima cioè che le Autorità tolgano dalla circolazione i prodotti buoni, per dimostrare che fanno qualcosa, conviene fare scorta dei prodotti confezionati che si trovano nei negozi di alimentari o nei supermercati. A questo scopo è importante, prima dell'acquisto, poter misurare, almeno rapidamente, i prodotti da acquistare e segnalare quelli che dovessero risultare radioattivi. Per questo scopo è utile l'uso di un contatore geiger tascabile. Tra i prodotti da acquistare c'è l'acqua, il latte a lunga conservazione, i formaggi, la carne da surgelare, alcune verdure, la frutta. In seguito, potrebbe essere difficile trovare ancora questi prodotti non contaminati. Badare però a non esagerare nelle scorte, lasciando anche agli altri la stessa possibilità che abbiamo noi. Lo scopo è di evitare che vengano buttati via prodotti buoni, non di approfittare delle nostre conoscenze.

6. Fare attenzione, ovviamente, a quello che dicono le autorità, sia direttamente sia attraverso i mezzi d'informazione, senza però credere a quello che comunicano prima di averlo verificato. In particolare, considerare che le autorità sono generalmente ignoranti e, anche se non lo fossero, possono mentire per i più svariati motivi. Anche i giornalisti sono ignoranti e, comunque, supini alle autorità. Di conseguenza usare la propria testa e seguire il buon senso. Come dice Dante: "uomini siate e non pecore matte".

7. Continuare ad essere vigili anche dopo l'emergenza, perché il territorio può impiegare anni per ripulirsi completamente dai radioisotopi.

Se queste precauzioni non dovessero risultare sufficienti ...

Fine
© Copyright 1997 by Enrico Barsanti
Prima edizione su Internet: 2 novembre 1997



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